Inizia verificando che il nuovo e il vecchio telefono supportino la eSIM e che il tuo operatore consenta il trasferimento integrato o la riemissione del profilo. Aggiorna il sistema operativo e l’eventuale app dell’operatore, attiva Wi-Fi e Bluetooth su entrambi i device e assicurati di conoscere o reimpostare il PIN della eSIM prima di muovere qualsiasi passo. Prepara le “chiavi” di sopravvivenza salvando SM-DP+ e codice di attivazione o il QR in un password manager sicuro e, se preferisci, in una copia cartacea sigillata. Esegui un backup della rubrica sul cloud e controlla i canali di recupero a due fattori: email secondaria, numero alternativo, codici di backup dell’autenticatore. Entrare nella migrazione con questi elementi pronti significa ridurre al minimo gli intoppi.
QR e SM-DP+: preparazione e conservazione corrette

Tratta il QR come faresti con una carta di credito: alcuni codici sono monouso e richiedono la rigenerazione in caso di errore, quindi informati prima su come richiederne uno nuovo. Annota se il QR è riutilizzabile e, per sicurezza, conserva SM-DP+ e codice di attivazione anche in formato testuale così da poterli inserire manualmente se la fotocamera fa i capricci. Durante il provisioning evita VPN o filtri di rete e lascia attive data e ora automatiche per impedire rifiuti lato rete. A portata di mano tieni anche un Wi-Fi alternativo e un power-bank: piccole precauzioni che trasformano un imprevisto in una pausa di pochi minuti.
Giorno del trasferimento: sequenza che non interrompe il servizio
Quando inizi il passaggio, tieni i telefoni vicini e sbloccati, avvia il trasferimento sul nuovo device e conferma sul vecchio senza rimuovere subito il profilo di origine. Al termine riavvia il nuovo smartphone per scaricare correttamente APN, VoLTE e profili 5G, quindi esegui un collaudo nell’ordine giusto: prima una chiamata in uscita e una in entrata per verificare qualità e ID chiamante, poi un SMS anche con codice OTP e infine una breve sessione di navigazione dati per accertarti che tutto viaggi sulla nuova eSIM. Se utilizzi due linee, disattiva per un minuto i dati dell’altra SIM per essere certo che il traffico stia effettivamente passando dal profilo appena migrato. Solo quando voce, SMS e dati sono stabili puoi disattivare o rimuovere la eSIM dal vecchio telefono, che è bene tenere acceso ancora per un’ora come rete di sicurezza.
Dopo il passaggio: pulizia, contatti di emergenza e automazioni
Chiusa la migrazione, imposta la linea predefinita per chiamate, messaggi e dati, assegna a ciascun contatto importante la SIM preferita e verifica che le OTP bancarie e le notifiche critiche arrivino sul numero corretto. Aggiorna eventuali servizi che memorizzano il tuo recapito, riattiva chiamate Wi-Fi, roaming, hotspot e blocco dei numeri indesiderati secondo le tue abitudini e, se stai per viaggiare, aggiungi subito una eSIM locale per i dati lasciando la tua linea su voce e SMS. Proteggi il nuovo assetto con PIN della eSIM, blocco schermo biometrico e anteprime degli SMS disattivate in lockscreen, mantenendo attivi i servizi di localizzazione e blocco da remoto. Archivia i vecchi QR e i codici SM-DP+ marcandoli come usati o scaduti per evitare confusione in futuro.
Se qualcosa va storto: tre recovery che funzionano davvero
Se la rete non si registra o i dati non partono, attiva e disattiva la modalità aereo, riavvia il telefono, controlla l’APN e forza temporaneamente LTE per poi riabilitare il 5G dopo il primo aggancio stabile. Se il trasferimento integrato non appare o fallisce, passa alla procedura manuale con SM-DP+ e codice di attivazione o richiedi la riemissione del QR, assicurandoti di essere sotto Wi-Fi stabile e senza profili lavoro o VPN che filtrano la connessione. Nel malaugurato caso di perdita o furto durante la migrazione, blocca subito il dispositivo con i servizi “Trova il mio”, sospendi la linea dal portale dell’operatore e chiedi l’emissione di un nuovo profilo eSIM sul telefono sostitutivo: rientrerai operativo in tempi rapidi.
Micro-checklist in forma narrativa

Prima della migrazione prepara PIN, QR o codici di attivazione e salvali in modo sicuro, aggiorna i sistemi, attiva le connessioni necessarie e disattiva eventuali filtri di rete; durante il passaggio trasferisci, riavvia e testa in sequenza voce, SMS con OTP e dati, mantenendo la vecchia eSIM attiva finché tutto è stabile; dopo il collaudo rimuovi il profilo dal vecchio device, aggiorna contatti di emergenza e servizi 2FA, riattiva le tue automazioni e proteggi il lockscreen. Con questo percorso lineare la migrazione resta pulita, senza buchi di servizio e con un QR di riserva pronto a risolvere l’eccezione in pochi tocchi.
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